Per capire l'innovazione e l'intuizione di J. H. Pilates bisogna conoscerne le origini.
Pilates nasce in una piccola città vicino a Düsseldorf, nel 1880.
Egli, rappresenta il perfetto esempio delle intuizioni di un'epoca che ha creato i presupposti per la società attuale.
A causa della struttura fisica cagionevole avvicina la ginnastica per rinforzare la muscolatura e così nasce la passione e la pratica per i vari sport.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, viene internato per un anno nel Lancaster insieme ai suoi connazionali.
Durante questo periodo, organizza l'allenamento proprio e dei suoi compagni di prigionia.
Quando nel 1918 un'influenza epidemica uccide migliaia di inglesi, può vantarsi del fatto che nessuno dei suoi compagni che si erano sottoposti al suo training abbia contratto l'influenza assassina.
La traduzione ai giorni nostri di tale effetto è da riferirsi al lavoro sul tessuto connettivo che viene stimolato e attivato dagli esercizi, aiutando e rinforzando così il sistema immunitario.
Più tardi viene trasferito sull'isola di Man dove si confronta con una realtà completamente differente : soldati reduci dalle battaglie menomati dalle ferite, allettati dalle malattie, immobilizzati da tempo.
Associa così al movimento fisico a corpo libero la possibilità di creare macchinari che si prestino alla riabilitazione.
Si trova così ad elaborare veri e propri attrezzi per l'applicazione pratica dei suoi movimenti.
Il metodo Covatech, pur mantenendo intatto il "corpus" originale, si avvale di nuove intuizioni.
In quest'ottica sono stati creati nuovi protocolli che arricchiscono e completano la tecnica.